Un episodio emblematico ha riacceso l’attenzione sulle criticità della viabilità interna a Sferracavallo, borgata marinara di Palermo. Il 5 agosto, un’autovettura parcheggiata in divieto di sosta in via Catullo ha bloccato il transito dei mezzi pubblici per circa un’ora, generando disagi significativi per residenti e turisti.

Foto: Blog Sicilia
Il consigliere comunale Leopoldo Piampiano (Forza Italia) ha reagito prontamente, inviando una nota formale all’AMAT Palermo S.p.A. e all’Ufficio Traffico e Mobilità Ordinaria del Comune. Nella sua dichiarazione, Piampiano ha sottolineato la necessità di:
- Adottare mezzi pubblici di dimensioni più compatibili con il tessuto urbano di Sferracavallo
- Garantire una mobilità più fluida e sicura, soprattutto nelle vie interne
- Pianificare soluzioni strutturali per migliorare l’accessibilità e la vivibilità dell’area, specie nei mesi estivi
Il consigliere ha espresso fiducia in un pronto riscontro da parte degli enti competenti, auspicando interventi che vadano oltre le misure temporanee e affrontino il problema in modo sistemico.
Sferracavallo, meta turistica e residenziale, merita una mobilità all’altezza delle sue potenzialità. L’episodio del 5 agosto è solo l’ultimo campanello d’allarme: ora tocca all’amministrazione rispondere con soluzioni concrete. Per esempio rendere più sicura la cosiddetta circonvallazione di Sferracavallo con marciapiedi e illuminazione.
Cosa non torna nella dichiarazione di Piampiano?
1. La richiesta di mezzi pubblici più piccoli
- Anomalia: Piampiano chiede all’AMAT di utilizzare mezzi di dimensioni più ridotte per Sferracavallo. Ma l’episodio che ha causato il blocco non è imputabile al mezzo pubblico, bensì a un’auto parcheggiata in divieto. La proposta di ridurre le dimensioni dei mezzi pubblici sposta pertanto l’attenzione dal comportamento scorretto dei privati alla presunta inadeguatezza del servizio pubblico.
- Domanda implicita: Perché penalizzare il trasporto pubblico invece di rafforzare i controlli sulla sosta selvaggia? Ma diciamo davvero?
2. Assenza di riferimento alla polizia municipale
- Anomalia: Non viene menzionata alcuna richiesta di intervento o potenziamento della vigilanza da parte della polizia municipale.
- Osservazione: Se il problema è il parcheggio abusivo, non sarebbe più logico chiedere multe, rimozioni e controlli?
Conclusione: servono regole, non scorciatoie
Sferracavallo ha bisogno di una mobilità sostenibile, basata su:
- Trasporto pubblico efficiente e integrato
- Controlli rigorosi sulla sosta e sul rispetto del codice della strada
- Pianificazione urbana coerente con la vocazione turistica e residenziale della borgata
- Navetta di collegamento fra Barcarello e la stazione del Passante Ferroviario
- Messa in sicurezza della cosiddetta circonvallazione di Sferracavallo con marciapiedi e impianto luce
Un’altra porposta interessante è quella di dotare i bus di telecamere frontali affinché possano rilevare le targhe delle auto che intralciano l’esercizio. Anche perché episodi come questi non accadono solo ed esclusivmente a Sferrcavallo.
Adattare gli autobus alle strade strette può essere parte della soluzione, ma ignorare il problema della sosta selvaggia significa accettare l’inciviltà come norma. E questo, più che una proposta, è una resa. L’auspicio è che possano essere formulate proposte più credibili e incisive.
hanno fatto parte del marciapiede di via palazzotto, dove sorgel la stazione. resta da fare quello in direzione di viale leone. ieri stesso vedevo un bel po’ di gente camminare in mezzo alla strada. manca ancora l’illuminazione in via palazzotto. manca un collegamento diretto con la piazza (prolungamento di via catullo).
la frequenza dei treni va portata a uno ogni quarto d’ora in tutto il passante, sferracavallo compresa.
alcuni esultano per l’esclusione della linea g dai finanziamenti per il tram, eppure questa sarebbe un’alternativa per raggiungere la borgata.
diciamo ancora una volta no al collettore nordoccidentale che sverserebbe acque depurate di circa centottantamila abitanti nella riserva di capo gallo-isola delle femmine.
Leopoldino da bravo palermitano poteva mai attribuire il disagio all’auto in divieto, agli incivili e ai vigili fannulloni?
Suvvia, la colpa è dell’autobus che non è piccolo.
Che barzelletta di città
Piampiano, si capisce perfettamente l’hummus nel quale sei cresciuto e verosimilmente proliferato. Speriamo che quell’autobus si sia stricato per bene su quella fottuta macchina. @punteruolorosso hai ragione, sulle frequenze del passante ma è probabile che finché non sarà realizzata la fermata Lazio (e Papireto, dopo vicolo Bernava) tale miglioramento non ci sarà visto che sono persone di larga veduta. La linea G penso faccia parte dell’attuale richiesta di finanziamenti avanzata al MIT in cui è coinvolta anche una tra le linee D ed F (a seconda di quale rientra nel bando di imminente pubblicazione) e la linea A sud.
Forse la macchina era di Piampiano, a questo punto.
per Sferracavallo è sufficiente il passante ferroviario non è necessario prolungare la futura linea tranviaria che connetterà lo stadio a viale Lanza di Scalea, il passante frequenza ogni 15 minuti, in assenza di una vera metropolitana rimane un asse da potenziare a tutti i costi per ridurre le distanze a Palermo e provincia. Mezzi più piccoli? se si aumenta la frequenza del passante perchè no! Lo stesso va fatto per Partanna Mondello: i bus di piccole dimensioni in partenza dal parcheggio T. Natale collegano Sferracavallo e Partanna Mondello, per chi vuole raggiungere viale Strasburgo da T. Natale delle linee circolari fino allo Stadio e viale Campania. Intanto battiamoci per il biglietto unico integrato e l’aumento delle corse sul passante anche alla luce della prossima inaugurazione dell’anello ferroviario
Ma che mettano una bella telecamera come quelle della ZTL o dei semafori rossi, così poi vediamo quante macchine si fermano…
Non capisco cosa c’entrino le infrastrutture, argomento off topic. L’articolo parla dell’inciviltà palermitana, compresa quella dei suoi politici locali. Cambiare argomento è un tentativo per sviare l’attenzione dal vero problema: l’antropologia palermitana.
Vogliamo parlare di infrastrutture? parliamo di telecamere come ha fatto @StreetSurvivor
Che cosa c’entrino tram e metro non l’ho capito. Forse è un modo per legittimare il porco che ha bloccato la strada? Perché poverino non poteva prendere il tram? La puzza di mentalità palermitana esce dallo schermo.
Ma l’articolo scritto per filo e per segno con ChatGPT?
Ci mancava il palermitano che tira in ballo ChatGPT. E quindi? Concentrati sul contenuto, non su chi l’ha scritto. Se dovessi scommettere, direi che sei il classico che quando esce di casa diventa un ostacolo per chiunque.
Pienamente d’accordo con il taglio del post e con i commenti:
– In primis, aumentare i controlli sui divieti di sosta, anche procedendo a rimozioni forzate continue concentrate soprattutto nei tratti interessati dalle linee pubbliche: purtroppo siamo fatti così, se si sparge la voce che nella via XY vengono abitualmente vigili e rimozione forzata, la gente “si leva il vizio” e invece di posteggiarsi in doppia file accanto al panificio o alla gelateria/pasticceria cerca posto in una strada meno congestionata e usa i piedini per fare due passi… Qualsiasi altro intervento che non sia preceduto da questo sarebbe davvero uno sdoganamento e una definitiva legittimazione della inciviltà, cosa ingiusta e insopportabile per i cittadini ‘civili’ che per fortuna ci sono pure a Palermo.
– Poi ben vengano le varie soluzioni di trasporto pubblico qui ipotizzate, che non siano sostitutive di quanto detto al primo punto, ma che costituiscano un invito/incentivo alle persone di lasciare, ogni volta che possano, la macchina a casuccia per fare due passi nelle nostre belle borgate, molto più belle se non intasate da antiestetico traffico inquinante e rumoroso.
In attesa dei tempi biclici di pur auspicate nuove infrastrutture, intanto si potrebbero fare anche subito due cose: Metro-passante se non ogni 15 anche soltanto ogni 20 minuti (tre all’ora) che faccia rermate anche in queste borgate e biglietto unico integrato con bus/tram. (E, per le infrastrutture, darei priorità a Sferracavallo al suggerito collegamento diretto con la piazza tramite prolungamento di via Catullo)
@FrankCPF solo l’immagine pubblicata sui social è stata creata con l’IA.
Il resto, l’articolo, no.
Sarebbe carino entrare nel merito della questione posta che è abbastanza seria
@Janmaris
Quando tu scrivi “sarebbe davvero uno sdoganamento e una definitiva legittimazione della inciviltà”, mi duole informarti di una cosa:
l’inciviltà non è stata “sdoganata”, fa parte dell’antropologia palermitana. C’è da sempre, al massimo è in continuo aumento, è già ultra-legittimata. Non è vero quello che dico? le dichiarazioni di Leopoldo supportano quello che dico. Un penoso politico locale che dà voce al degrado locale.
Quando l’AMAT metterà i bus più piccoli, lo stesso Leopoldo dirà che devono essere messi bus più grandi per rispondere alle esigenze di capienza.
E sotto questo articolo quale è il primo (e nemmeno l’unico) commento? manca il tram. Ma di che cosa stiamo parlando se la mentalità prevalente è questa?
@Anthony
Avrei evitato di specificare il partito politico, perché del tutto irrilevante. Il problema non è l’ideologia, ma l’appartenenza culturale.
In un contesto in cui il degrado non è episodico ma sistemico, e l’inciviltà non è un’eccezione ma la regola, andrebbe fatto un commissariamento straordinario dell’amministrazione locale. Se ci fossero i presupposti – corruzione, collusioni, gravi inadempienze (e almeno quest’ultime sono sotto gli occhi di tutti) – il Ministro dell’Interno potrebbe proporre lo scioglimento del consiglio comunale.
A questo punto non andrebbero fatte nuove elezioni, per passare da Leopoldo a Salvatore, bensì andrebbe istituita una commissione tecnica a tempo determinato e rinnovabile, composta esclusivamente da figure non locali, selezionate per comprovata esperienza virtuosa in contesti difficili. Nessuna spartizione di incarichi in base all’appartenenza politica o clientelare, ma solo sulla base del merito.
Stessa logica per le forze dell’ordine: rotazione degli agenti locali con colleghi provenienti da altre province, valutati sulla base dei risultati. Non è un attacco ingiustificato ai singoli, ma una constatazione: in molti casi, la prossimità culturale si traduce in complicità passiva.
Palermo non cambierà mai da dentro. Serve una gestione commissariale forte, con poteri straordinari e una visione di lungo termine. Il ritorno alla normalità democratica dovrebbe avvenire solo dopo aver verificato sul campo l’effettivo cambiamento di mentalità e comportamento civico.
Se non si agisce così, si continuerà a giustificare l’illegalità col folklore, parlando di tram e altre pseudo soluzioni universali. Esattamente come da 15 anni a questa parte, da quando è nato il blog.
Ma almeno una multa all’auto in divieto di sosta alla fine è stata fatta o no? Chi può essere così intelligente da posteggiare in una posizione di intralcio e andarsene via senza preoccuparsi del fatto che il traffico possa avere qualche ripercussione?
Io la macchina l’avrei murata sul posto e trasformata in monumento perenne a futura memoria: si sarebbe accontentato il proprietario che evidentemente ha individuato quello quale miglior posto per la sua vettura e avrebbe funzionato da monito per avesse intenzione di riprovarci in futuro. 😊
Non capisco perché prendersela solo con il singolo incivile. Lui è solo il prodotto perfetto di questa città.
In un posto civile la macchina viene sequestrata con il carroattrezzi. Quindi non viene parcheggiata per evitare la spiacevole sorpresa. Invece a Palermo è noto che puoi parcheggiare dove ti pare e nessuno ti tocca. Risultato? Nove autobus in coda e, finiti i suoi comodi, il tizio se ne va tranquillo.
Il pesce puzza dalla testa: vigili urbani fannulloni, amministratori locali incapaci, famiglie incivili. Un ecosistema tossico dove il degrado non è l’eccezione ma la normalità.
Ecco perché serve un commissariamento esterno, con gente non palermitana e con il coraggio di far rispettare le regole.
@Villains in una parola, a mio avviso, serve l’esercito, con a capo una persona con poteri speciali.
@Fresh
E l’esercito chi lo mette? L’amministratore locale palermitano che chiede gli AMAT piccoli per consentire i parcheggi in divieto?
Serve comunque partire da un commissariamento esterno.
Quando c’era luì i treni erano sempre in orario!….
No. Mi spiace, ma non ci sto.
Non sono d’accordo con quanti di voi anelano ad una soluzione repressiva scesa dall’alto e che risolva con un colpo di spugna la questione della inciviltà palermitana.
Non è così che si crea una cittadinanza.
Così si guida un gregge.
A Palermo serve coltivare la cultura del bello. Serve offrire al cittadino la possibilità di usufruire di una città che funziona a 360 gradi. Serve una rivoluzione culturale. Vedrete come, con i giusti interventi, nel giro di un ventennio (senza oppressioni) la città cambierà volto e il palermitano cambierà approccio.
Ci vogliono soldi. Tanti soldi. È vero.
Distogliamo i capitali destinati ai tanti progetti superflui e a volte faraonici che in questo sciagurato paese si portano avanti con ostinazione e con il c… al posto della faccia.
@Audace
Hai messo insieme un’accozzaglia di frasi fatte senza uno straccio di piano. Chi fa cosa e quando? “Cultura del bello”, in pratica è la versione colta di “lu sule, lu mare, lu core, si mangia bene”. Come se bastasse la foto di una cattedrale per civilizzare i palermitani.
Chi dovrebbe diffonderla questa “cultura”? L’amministratore locale che chiede i bus più piccoli per favorire la sosta in divieto?
Il cambiamento non nasce dall’interno quando l’interno è un letamaio. Io ho scritto azioni concrete: commissariamento esterno, gente non palermitana scelta per risultati in contesti difficili, rotazione forze dell’ordine, obiettivi misurabili. Tempo determinato ma rinnovabile, fino al cambio reale di mentalità.
Tu invece hai scritto il classico commento da politico di borgata: tanto fumo e zero ciccia.
“Vedrete come, con i giusti interventi, nel giro di un ventennio (senza oppressioni) la città cambierà volto e il palermitano cambierà approccio.”
Si diceva pure vent’anni fa e dopo un timido inizio positivo, negli ultimi anni la situazione è tracollata e forse adesso è anche peggio di vent’anni fa.
io metterei sistemi automatici di rilevazione delle infrazioni OVUNQUE a Palermo perchè il palermitano medio (e inferiore) non lo addrizzi manco a cannonate. Sigh!
@StreetSurvivor
Qualsiasi azione concreta non partirà mai da un decisore palermitano.
Faccio sempre l’esempio delle strisce pedonali disegnate sopra dossi in asfalto, abbinati ai Velo Ok (gli autovelox arancioni). Sono elementi urbanistici che si trovano ovunque in Italia e in Sicilia, ma non li ho mai visti a Palermo. Non fanno parte della cultura palermitana. Se ci fossero anche l’onorevole palermitano sarebbe costretto a rallentare per non sfasciare la macchina.
Il cambiamento qui può partire solo dall’esterno, da decisori di cultura non palermitana.
La risposta riportata del politico locale, dimostra di quanta pochezza sia dotato. Chiede di “garantire una mobilità fluida”, di “pianificare soluzioni strutturali” senza suggerire come, ma rimandando questo compito ad altri (scaricabarile).
Aumentare le corse dei mezzi pubblici per limitare uso del mezzo privato? Per carità, non vogliamo inimicarci mica la tribù dei culi pesanti, che ovunque vanno, lo fanno con la loro bella macchinina?
Invocare una maggiore presenza delle forze dell’ordine? Se vabbè, che facciamo, limitiamo le libertà personali?
La colpa così, è del mezzo del trasporto pubblico collettivo, che, a senso suo, dovrebbe occupare giusto lo spazio di un monopattino!
Della violazione del Codice della Strada nessun accenno, l’automobilista non ha colpe, anzi è deresponsabilizzato: continui pure così, d’altronde, se lo Stato è assente nella sua funzione di controllore e di repressione dei comportamenti antisociali e manca di svolgere il compito di prestatore di servizi, ciascuno fa quello che gli conviene sul momento, finché lo avvantaggia sull’altro, salvo poi invocarne l’intervento quando è lui stesso a soccombere.
Aveva ragione Hobbes: homo lupus hominibus.
@Irexia
Nemmeno tu sei tanto diversa se invochi addirittura Hobbes. Quale è la differenza a questo punto? Generalizzate entrambi, ma con stili differenti: il politico palermitano da la colpa all’autobus, tu alla specie umana. Intanto fuori Palermo si sta da paradiso anche nelle zone che i residenti locali considerano “degradate”, tanto è basso lo standard a cui si è abituati invece a Palermo.
L’antropologia palermitana non è mai nominata.
@ the villains of Palermo
L’antropologia non c’entra niente, Villains; quando andrai fuori, in Italia o all’estero, vedrai che i palermitani mettono la cintura, buttano i rifiuti differenziandoli e agli orari giusti, attraversano sulle strisce e acquisiscono altri esempi di civiltà. Quando tornano in Città, per le ferie o definitivamente, si riempiono la bocca di “Làaaaaa è tutto diverso, pulito, ordinato, tutto funziona perfettamente, non quaaaaa….”
Chiederai “Ma allora perché qua non continui con le buone pratiche imparate, di cui hai vissuto sulla tua stessa pelle la bontà?” e quello ti risponderà che lui si adatta, che non vuole avere il ruolo dello stupidino che rispetta le regole (cosa che personalmente non capisco). E lo stesso è, quando, ad esempio i tedeschi, così ligi a posteggiare le auto in modo che nemmeno l’ombra della ruota finisca fuori le strisce -in Germania però!-, quando vengono qua, se ne fregano e si adattano…
Ricordi 1 o 2 anni fa? Fecero notizia numerosi casi di turisti provenienti da paesi civilissimi che sfregiarono il Colosseo con un taglierino o mimarono atti sessuali (filmandosi, ovviamente) con le statue di un ponte di Firenze su cui si erano arrampicati, rompendole: i poveri idioti pensavano di fare qualcosa di divertente e goliardico, non credevano mica di fare qualcosa di male…
Queste constatazioni mi hanno fatto comprendere che nemmeno l’educazione scolastica extranazionale garantisce al 100% la Civiltà (pura illusione), ma la combinazione tra questa, il controllo (quindi la prevenzione), anche sociale, e la sanzione (la repressione).
Per quanto mi riguarda, sono sempre stata poco interessata ai comportamenti sbagliati e antisociali che gli altri tengono, non riescono a cambiarmi di una virgola, a qualsiasi latitudine mi trovi
@Irexia
Onestamente la tua argomentazione è talmente banale e priva di fondamento che non meriterebbe nemmeno una risposta. Stai cercando di generalizzare in modo goffo, provando a spacciare la gravità delle azioni palermitane come un “fenomeno universale” legato alla natura umana, quando in realtà stai solo dimostrando di non capire minimamente il contesto in cui ti stai intromettendo. La tua ignoranza è imbarazzante.
I palermitani si comportano civilmente laddove si trovino in un contesto in cui sanno che vengono puniti e giudicati dalle persone attorno a loro. Quando tornano a Palermo fanno quello che vogliono perché sanno che è terra di nessuno. Anche uno svizzero potrebbe comportarsi incivilmente a Palermo per lo stesso motivo.
Mi chiedo: cosa c’entra l’adattamento a un ambiente con la tossicità di una cultura che invece di insegnare il rispetto, premia l’arroganza e l’impunità? La tua argomentazione è talmente fuori luogo che dovresti vergognarti di proporla. Cerchi di coprire la mancanza di civiltà dietro un ragionamento idiota.
La cultura palermitana rifiuta le regole e disprezza la comunità. Il fatto che un palermitano si adatti a contesti diversi non cambia la sua natura.
https://www.palermotoday.it/social/segnalazioni/autobus-bloccati-a-mondello-12885152.html
E a quanto pare non succede solo a Sferracavallo! Agenti della municipale assenti; d’altronde, perché dovrebbero stare a presidiare una zona che durante la stagione estiva è destinazione privilegiata di cittadini e turisti e che l’anno scorso, proprio la grande affluenza è stata teatro di numerosi episodi di violenza?
Chissà cosa diranno i lungimiranti amministratori locali… stavolta la colpa di chi è?
@The villains
Cercherò di essere pragmatico e concreto per non ricadere nella tentazione di trascrivere la solita “accozzaglia” di frasi fatte.
Purtroppo però, siccome sono pigro e ho anche il gran brutto vizio di leggere tanti libri, spesso mi viene naturale far mio il pensiero altrui. Ma prima o poi ce la farò. Smetterò di leggere e mi atterrò esclusivamente a quanto dall’alto mi sarà indicato.
Restando in tema, ci sono due modi diversi di ambire alla crescita culturale di una città:
C’è chi crede fermamente che fertilizzando ed innaffiando abbondantemente il terreno presto la pianta rinsecchita ricomincerà a crescere e rinvigorirsi.
E c’è chi crede sia esclusivamente necessario tagliare i rami secchi. Io ho visto tante piante ben innaffiate crescere discretamente nonostante qualche ramo secco. Il contrario, ne converrà, non può avvenire.
Mi perdoni il parallelismo botanico. Mi è servito per tradurre il mio strano pensiero in una immagine immediata facilmente digeribile.
Lasciamo perdere i discorsi su chi dovrebbe fare cosa ma non lo fa perché in realtà pensa il contrario di quello che non fa perché in verità non crede in quello che dice.
Gli amministratori-barzelletta ce li scegliamo noi secondo logiche un po’ più astruse di quelle, semplici e chiare, della democrazia.
Vorrei piuttosto capire una cosa, dato che questo blog ha oramai allargato i propri orizzonti e qui si disquisisce anche di antropologia.
Ma siamo davvero tutti titolati ad aprire bocca? Quali studi abbiamo fatto nel merito e quali titoli possediamo per declinare le nostre tesi?
Oppure vale ancora la vecchia regola per cui internet da voce ad ogni asino arrogante ed incontinente che sente l’impellenza di dire la sua a tutti i costi?
Sarò un fesso… ma io spero ancora nelle capacità critiche di chi legge.
@Audace
Hai toppato anche con l’esempio botanico. Qui non si parla di “qualche ramo secco”, ma di una pianta decrepita. Si deve estirpare e ripiantare tutto. È incredibile come ogni volta si alterni la tattica del “solo alcuni” a quella del “anche lì è così” (@Irexia docet).
La differenza antropologica con le persone delle altre città è basata su differenze di comportamento oggettive. L’arroganza e l’ignoranza è la tua, che con la puzza sotto il naso cerchi di insinuare siano solo pregiudizi.
Per questo Palermo non cambierà mai da dentro, perché è popolata in prevalenza da gente come te, immersa in una bolla di presunta superiorità intellettuale. Quelli come me invece, che rispettano le regole e non si nascondono dietro a frasi filosofiche inutili, ogni anno lasciano questo posto e vanno a vivere in posti civili. E Palermo peggiora inevitabilmente sempre di più, perché la concentrazione di arroganza e maleducazione si alza per osmosi.
Non capisco perchè tante chiacchiere…Io abito in Svizzera e vi posso assicurare che in 5 minuti dopo la macchina sarebbe stata rimossa dal carro attrezzi. E per riprendersi la macchina quell’ignorante avrebbe dovuto pagare una bellissima multa 🙂
@ Ricciolodoro
E, se non sbaglio, anche in Svizzera la multa è calbrata al reddito dichiarato!
Dicci di più, se fosse successo in Svizzera, sarebbe passata una pattuglia delle FFOO (quindi ci dici che c’è una massiccia e visibile presenza delle stesse sul territorio), oppure sarebbe stato il senso civico dei cittadini o lo stesso utista del bus a contattare chi di dovere?
In più direi, altro che multa, già qua in Italia si configura l’interuzione di pubblico servizio art.340 c.p.
I paragoni Palermo-Svizzera sono funzionali a far passare lo schifo palermitano in secondo piano. Come se servisse andare fino in Svizzera. La realtà è che basta uscire dalla provincia di Palermo per sentirsi in Svizzera.
@The villains
Ma perché non lo fa? Continua a dire che la soluzione è andare altrove, però allo stesso tempo critica chi porta altri luoghi a paragone.
Ripete all’infinito che il problema è antropologico e che non esiste via d’uscita se non quella di sanzionare e reprimere. Non si capisce più se le sue sono idee o ideologie. A mio avviso i suoi interventi apportano ben poco a questo blog che si ostina a delegittimare ma che ha tappezzato di post ripetendo sempre il solito mantra. Ma se non ci crede perché continua a scrivere. Sinceramente trovo oramai superfluo argomentare con lei che prende tutti coloro che hanno un’idea diversa dalla sua, o più semplicemente… hanno un’idea, per benpensanti con la puzza sotto il naso o per radical chic. Quindi addandono ogni speranza di dialogo e mi lascio andare ad uno sfogo unilaterale.
Vada via oppure la smetta con la sua controversa propaganda. Non ho altro da dirle.
Palermitano ascolta. Se non lo capisci (o fai finta) è perché tu stesso sei il palermitano che quando esce di casa sporca e crea problemi alla circolazione. Se così non fosse non ci sarebbe questa difficoltà di comunicazione tra te e me.
Insinui che sia propaganda. Quale propaganda? dire che i palermitani sono individui retrogradi basandomi sui fatti:
– spiagge devastate;
– quei pochi parchi che ci sono idem;
– marciapiedi pieni anche di macchine e motorini, oltre che di munnizza;
– strade impraticabili a causa degli incivili come te che non i loro SUV si mettono in doppia fila mentre fanno colazione al bar o qualsiasi loro porco comodo. Poi ripartono e non rispettano mezza precedenza o fila da seguire.
E tutto questo, con questa frequenza così diffusa e reiterata, succede solo a Palermo. E non serve andare in Svizzera, perché è un problema non italiano, non siciliano, ma prettamente palermitano.
La propaganda è quella tua del lu sule lu mare e lo core. Non hai dato nessuna soluzione pratica se non criticare quelle di altri. Sono sicuro che se ti incontrassi per strada verresti mandato fanculo per direttissima e pubblicato nel mio canale, insieme a tutti gli altri porci che ho collezionato.
Ad audace, ma ancora tempo perdi con lui? Non vedi che è un disco rotto? Lascialo cuocere nel suo brodo ed estendo l’invito a tutti i frequentatori del forum: non controbbatete ai commenti dei questo signore!! C’ho provato, ma è perfettamente inutile. Qualsiasi argomentazione non allineata al suo pensiero (da fine antropologo alle vongole) è identificata come connivenza o peggio ancora difesa del modus operandi del palermitano medio, come se qualcuno difendesse le nefandezze del palermitano stesso. Fa parte della categoria di persone che fanno la rivoluzione su tik tok oppure andando in giro con la dashcam in macchina per filmare quelli che non danno la precedenza, posteggiano in doppia fila, etc. e denunciando queste schifezze si elevano a giustizieri della strada, come gli altri non le vedessero queste cose. Se ne esce con discorsi del tipo “io almeno le denuncio queste cose!!”, gli altri invece siamo tutti uguali. Fai caso al fatto che non esiste un post, uno solo, in cui lui non interviene. Se il forum chiudesse gli finirebbe il divertimento. Buona serata
Il disco rotto siete voi palermitani. In questo blog si leggono gli stessi pattern da oltre 15 anni: articoli, commenti e lamentele cicliche, come le stagioni. Ogni volta che qualcuno vi sbatte in faccia la realtà — ovvero che esiste una differenza culturale profonda tra palermitani e non palermitani — partite in automatico con l’offesa personale, senza mai entrare nel merito.
E le alternative? Sempre le solite: filosofia da bar quando va bene, finto moralismo sterile quando va male.
La verità è che per evolvervi servirebbe un intervento esterno, deciso e imparziale, perché da soli non ce la fate, e lo dimostrate quotidianamente. Basta vedere le guerriglie urbane ricorrenti a San Giuseppe o le spiagge che puntualmente diventano pattumiere a cielo aperto ogni estate.
E tu, napoletano, che ti metti a fare da grillo parlante? Da voi almeno c’è Borrelli che ogni tanto rompe le scatole con un minimo di concretezza. A Palermo invece chi dovrebbe pensarci? Santa Rosalia in veste di commissario straordinario?
Rendo noto che l’autore dei commenti.. Tale Carmelo, è abitante del quartiere villaggio Santa Rosalia..
.. Si definisce, l’unico civile di Palermo, oltre ad augurare la morte, all’intera popolazione della sua città… N. D. R. Anche i suoi genitori e parenti inclusi… Villanta ciò che afferma con video dove si può intuire il suo essere scurrile, volgare, e completamente sconnesso da ogni forma di educazione civile e morale.
Ha scritto e continua a farlo che a Palermo vige solo la legge della mafia, le forze dell’ordine sono solo buone a rubare lo stipendio, e i giornali locali censurano tutto ciò che lui scrive per paura di affrontare la verità.
L’essere in questione è la rappresentazione pura del Palermosauro che odia tutti e tutto, perché non ha raggiunto nessuno degli obbiettivi preposti, nella città natia…. Schifa tutto e tutti.. Perché a suo dire i Palermitani sono antropologicamente inferiori… A lui ovviamente.
Questo tizio è la rappresentante primordiale della stupidaggine fatta uomo.
Invito chiunque a segnalarlo come è avvenuto già da parte mia e di 23 utenti, alle autorità preposte.. Come qualsiasi cittadino con educazione civica farebbe.
Informo inoltre l’utente… Audace.
Che nel canale di questo essere spregevole.
L’utente the villans of Palermo.
Ha pubblicato un post dove viene additato a incivile e altro
L’utente in questione va denunciato alle autorità.. Per istigazione all’odio che nel web è perseguibile.
Da Palermitano e civile… Ripeto che agire legalmente nei confronti di questa gente.. È il primo tassello davvero importante per dare un senso alla vera civiltà.. L’utente inneggia al razzismo e alla morte di tutti i Palermitani nel suo canale.. Nel 2025 permettere di dare spazio a questi esseri è a dir poco sconcertante